chiesa
Architettura
L’edificio, che presenta una simbolica pianta triangolare, utilizza a pieno il lotto di terra sul quale è realizzato, posto fra le confluenze di via Oberdan e via Don Monari.
E' provvisto di due entrate, costituite da portali in ferro e vetro trasparente mitigati da tendaggi, di cui una è la principale e affaccia su di una breve scalinata rivolta al piccolo sagrato prospiciente l'incrocio delle vie.
L’esterno, connotato chiaramente come edificio sacro, ma di modeste proporzioni, è realizzato in mattoni faccia a vista e cemento armato.
L’edificio non è dotato di campanile e il compito è svolto da una struttura in ferro che sostiene le campane, secondo una soluzione provvisoria.
Le due entrate occupano due vertici del triangolo che costituisce il profilo della chiesa, mentre il terzo vertice ospita la zona presbiteriale.
L’interno è caratterizzato da pareti in mattoni faccia a vista, pareti intonacate bianche, e da una significativa copertura in legno che si innalza nel punto centrale.
In questa parte centrale più alta si aprono tre vetrate istoriate di forma triangolare, dalle quali entra la luce filtrata da articolate cromie.
Questa soluzione garantisce un'illuminazione diffusa e suggestiva che conferisce all'aula un aspetto armonico e raccolto.
La struttura architettonica di forma triangolare sottolinea, con le sue linee convergenti, il valore primario dell'altare e del presbiterio.
Leggermente rialzata, questa zona della chiesa ha visto in un secondo tempo una modifica che ha comportato la ricollocazione dell'altare, ora più vicino all'assemblea, e la sistemazione di una croce retroilluminata sulla parete di fondo.
Lungo la parete di destra, in una rientranza della struttura, trova spazio la fonte battesimale.
Opere d'Arte
Elemento dominante della chiesa sono le vetrate policrome che inondano l'aula di una luce cangiante.
I toni dell'azzurro e del verde prevalgono nella vetrata posta a est, dalla quale penetrano i dolci riflessi del mattino;
le tinte più decise del rosso e del blu filtrano la forte luce del sole di mezzogiorno,
mentre ai caldi raggi del tramonto sono esposte le vetrate collocate a nord-ovest, con il loro gioco cromatico di giallo, azzurro e verde.
Da notare la fascia dipinta che corre lungo la parte alta delle pareti, realizzata da Romolo Fontana. Il suo spessore non è uniforme, ma aumenta progressivamente mano a mano che procede verso il centro delle tre pareti disposte a triangolo, raggiungendo l'altezza massima in corrispondenza dei pilastri in cemento collocati nel mezzo. In tal modo si produce un singolare effetto ottico che da un lato interrompe illusoriamente la linearità delle pareti, e dall'altro conferisce maggiore profondità prospetti ca alla zona presbiteriale e ai settori in cui si aprono i due ingressi.
Tra le opere conservate nella chiesa si distingue un gruppo scultoreo di Angelo Spampinato raffigurante la Deposizione dalla Croce.
Altre Opere D'arte
Nella Cappella dei Giorni Feriali sono custodite altre opere d'arte provenienti dal vecchio Centro Religioso Maria Immacolata.
Crocefisso - Scultore Fernando Stuflesser (Ortisei)
Tabernacolo - Rovere di Slavonia (Arch. Alberto Desco)